L ’Umbria e della sua tradizione enologica

Il prestigio dei vini umbri è molto antico e risale all’epoca degli Etruschi e dei Romani. Segni della coltivazione della vite e la produzione del vino in questa regione sono forniti dal vasellame usato per contenere il vino, ritrovato nelle tombe etrusche. Nel Medioevo invece, furono soprattutto gli ordini monastici cistercensi e benedettini a dare impulso ad una fiorente viticoltura. A partire dal 1400, l’Umbria vinicola si è identificata nel vino Orvieto, dove la produzione era fiorente. Si racconta che, i più prestigiosi artisti dell’epoca, preferivano essere pagati col vino. Nell’ottocento il settore vitivinicolo fu spinto soprattutto nella zona di Montefalco e a partire dagli anni ‘30 del Novecento proprio in quella zona si diffondono preziose denominazioni che hanno cambiato la storia dei vini umbri: su tutte il Sagrantino

Sapori in tavola con grandi vini e prodotti tipici

L’Umbria è una regione affascinante, vanta un’importante ricchezza storica e culturale ma è anche un territorio particolarmente apprezzato per la sua produzione enologica, grazie alle tante vigne che permettono di realizzare grandi etichette come il Montefalco DOC e il Torgiano DOCG. Il vino rappresenta uno dei pilastri della cultura enogastronomica della regione che si fonda sulle antiche tradizioni terriere dei contadini e su ingredienti della natura semplici e genuini. Proprio per questo motivo negli ultimi anni è diventata un’apprezzata meta turistica

L’uva e la sua nuova vita: la vendemmia

La vendemmia rappresenta il momento della nascita del vino e come ogni nascita è attesa con impazienza. Possiamo infatti raccogliere i frutti del nostro lavoro che è partito dalla potatura, passa per la lavorazione dei terreni, l’uso di trattamenti naturali e arriva alla raccolta. La raccolta avviene manualmente in modo da operare una scelta selettiva dei grappoli più maturi che vengono riposti in piccole cassette per evitare lo schiacciamento. Si evita di raccogliere nelle ore più calde della giornata, per impedire l’inizio di fermentazioni indesiderate. Alla fine le uve, trasportate in cantina, dopo una pigia-diraspatura soffice, vengono trasferite per caduta nelle vasche di fermentazione in cemento munite di controllo della temperatura. Dopo la macerazione post-fermentaria, che varia a seconda del tipo di uva, l’inerzia termica delle botti di cemento e la temperatura elevata, favoriscono la complessazione dei tannini più astringenti e l’estrazione di molecole che vanno ad arricchire la struttura del vino rendendolo più morbido, complesso e corposo.

Vini Pregiati
da coltivazioni Umbre